V. Vespri, “Coronavirus: numeri in libertà”
V. Vespri, “Coronavirus: numeri in libertà”

[di Vincenzo Vespri, Professore Ordinario di Matematica presso l’Università di Firenze] Una caratteristica di questo contagio sono i numeri in libertà. Sarebbe perfino divertente ascoltare le bestialità e gli sfondoni che sono continuamente detti se queste cose non avessero tragiche conseguenze. Non abbiamo dati attendibili sul numero di contagiati. Il capo della Protezione Civile, candidamente, ha affermato che i contagiati potrebbero essere anche 10 volte di più. Ossia non si sa stimarli, il loro numero va da 60 mila a 600 mila. Equivale a dire che la situazione è completamente fuori da ogni controllo. Significa che non può essere messa in atto alcuna strategia di contenimento ragionevole che non implichi una chiusura totale del sistema produttivo con un impatto enorme sulla economia: milioni di autonomi, milioni di persone sono senza alcuna forma di sostentamento.

Era possibile fare altrimenti? Il Veneto ha dimostrato che era possibile un altro approccio. Il Veneto ha sperimentato il contagio in contemporanea con la Lombardia. Ha seguito però una politica diversa, mirata al contenimento del contagio utilizzando in modo intelligente i tamponi per monitorarne l’andamento. Hanno monitorato il personale sanitario e i contatti più stretti di pazienti sintomatici individuando in tempo quelli asintomatici. Hanno fatto un test nella cittadina di Vo’ Euganeo scoprendo che quando era scoppiato il contagio, il 3% della popolazione era già contagiato (ma asintomatico) e che il virus si trasmetteva anche grazie agli asintomatici. Facendo così non hanno fermato il contagio ma l’hanno fortemente ritardato riducendo tantissimo il numero di morti.  Bravo il Prof.  Crisanti che ha implementato questa politica, ma bravo anche Zaia che ha avuto il coraggio di metterla in pratica anche se in contrasto con le indicazioni nazionali. Ha salvato la pelle a tantissimi veneti. Ha sicuramente sbagliato a dire che i Cinesi mangiano topi vivi… ma chi se ne frega… la sua azione politica è stata condivisibile ed efficace. Si possono perdonare idiozie dal sen sfuggite. L’importante è che in Veneto non si sia verificato il disastro lombardo. O dobbiamo pensare che i diversi numeri dell’emergenza implicano che i lombardi siano più cagionevoli dei veneti?

Ma il Veneto è un’eccezione. Lo spettacolo generale è di uno squallore inimmaginabile. I tamponi non sono stati fatti al personale medico mentre sono stati fatti a tappeto a calciatori, politici e cardinali. Al personale medico non è stata data attrezzatura adeguata. Li hanno mandati al macello pretendendo da loro un eroismo che la classe dirigente non sta parimenti dimostrando. La percentuale di medici infettati è molto più alta (più di due volte) che in Cina.  In Giappone e in Corea quasi non si registrano casi di personale sanitario infettato. Che vuol dire? Sicuramente mancanza totale di programmazione, sicuramente incapacità di gestire l’emergenza… Ma anche e soprattutto, se non si sa se il personale ospedalieri sia infetto o meno, come si fa ad evitare che contagi pazienti sani? Che non contagi i propri familiari? Come si fa a programmare qualunque azione sensata di contenimento sia nel territorio ma soprattutto nella struttura ospedaliera stessa?

Inoltre se non si sanno stimare più o meno i numeri dei contagiati, come si fa a fare qualunque previsione sulla sua diffusione? Tutti i modelli sono mere supposizioni spannometriche, non previsioni scientifiche. E senza una base scientifica, tutte le operazioni di contenimento sono a membro di segugio. Si limitano essenzialmente a video di pseudo governatori/sindaci che si atteggiano da sceriffi. Infatti l’unica politica attuata è quella di inseguire a male parole ed additare come untore e causa di tutti i mali, il malcapitato cittadino medio che, rinchiuso da 3 settimane in case di pochi metri quadrati e bombardato da trasmissioni televisive spazzatura che fanno vedere solo morti di coronavirus, esce per fare 4 passi intorno casa per non impazzire. Questi video sono stati tradotti in cinese, e sono una specie di “Mai dire banzai” per le popolazioni asiatiche che si divertono un mondo a vedere l’impotenza e la pochezza della nostra classe dirigente. Siamo diventati uno zimbello internazionale.

Il Coronavirus è la Caporetto di questa classe politica inetta ed inadeguata. Speriamo sia spazzata via il più presto ed emerga una classe nuova. Per ritrovare l’Italia della Vittoria, quella di Vittorio Veneto, i tanti e troppi Prof Crisanti, che sono stati messi in retrovia da pseudo esperti incapaci, devono emergere ed occupare il posto che gli spetta. Uniti ce la faremo, ma a condizione di allontanare i tanti Cadorna dalla sala dei bottoni.

25 marzo 2020